In attesa di te

Come nella maggior parte delle coppie, ci si aspetta che dopo il matrimonio ci sia l’arrivo di un bimbo, ma così non è stato per noi, almeno.. non per i primi 14 mesi, dopo il nostro bellissimo e tanto atteso congiungimento matrimoniale io non ero proprio in attesa di te.

Cosa ci è successo in tutto questo periodo? Eravamo felici e tranquilli dopo le nozze? Forse o apparentemente.. Il lavoro è stata la parte più snervante in questo lasso di tempo, ma no! Che dico! Sciocchezze! È arrivato il Covid con la sua pandemia a terrorizzarci!
Perché proprio il Covid?
Io sono rimasta bloccata in questa casa dove non ho ancora la residenza e una volta dichiarata zona rossa ero praticamente “in trappola”.. Mio marito ha lavorato in ospedale costruendo impianti di ossigenazione per il reparto Covid e praticamente, all’inizio, non avendo neanche idea di cosa fosse questo virus, eravamo un po’ come dei “separati in casa”, avevamo l’ansia di disinfettare tutto al suo ritorno dal lavoro, lavare vestiti, dormire separati.. Eravamo esausti dal suo ritmo lavorativo, io dalla mia noia casalinga, fino a che nell’estate le cose sono andate un po’ meglio e con il “via, liberi tutti” le cose sono tornate un po’ nella normalità.. Son rientrata al lavoro, abbiamo cominciato un po’ a respirare, andare al mare, vedersi con gli amici attorno ad un falò guardando le stelle quella notte di San Lorenzo ed esprimendo un desiderio che non si sa se si sarebbe avverato.

Quella mattina del 13 novembre 2020 decido di fare un test di gravidanza.. Mi capitava di comprarli e farli durante qualche ritardo, ma l’esito era sempre negativo, ma questa volta non ho aspettato che passassero tanti giorni.. Uso uno di quegli stick economici a cartina senza plastica, ma chi se ne frega, tanto ne avevo 5 e poi li avevo pagati poco, che vuoi che sia spensierarmi e vedere che non c’è nulla? .. Pochi secondi e la cartina aveva due lineette.. Rimango basita e uscendo dal bagno dico a mio marito molto seriamente “forse sono incinta, ma non sono sicura, comunque non diciamolo a nessuno”. Lui mi spinge a rifare il test il giorno successivo e quindi aspetto..
Durante la giornata navigo in rete e leggo qualche curiosità sui test di gravidanza scaduti e dubbiosa vado a leggere la data sulla confezione e… erano scaduti da qualche mese! Fantastico! Un falso positivo?
La mattina successiva rifaccio il test e anche questo risulta positivo, a questo punto non mi rimane che contattare la mia ginecologa che mi consiglia di fare il l’Hcg sul sangue per verificare la veridicità di quel test.
Il giorno dopo mi recò nell’istituto per il prelievo del sangue e poi mi vado al lavoro in attesa del risultato delle analisi. Arriva un’email con in allegato un PDF con tanti numeri … e ora, come di decifra questa roba? Cerco di leggere fra le righe i valori e scopro che sono in attesa da 4 settimane.. Rimango attonita, sbalordita, incredula.. Avevo sperato per così tanto tempo che adesso è arrivato il momento!

Decidiamo di rivelare l’arrivo di questa nuova vita solo ai nostri parenti più stretti solo dopo 3 mesi.
Al lavoro ho dovuto dirlo prima e smettere di lavorare poiché già alla fine del mese di novembre ho cominciato ad avere moltissime nausee ed era impossibile muovermi da casa. Agli amici la rivelazione arrivò verso il 5° mese dove già il piccolo era in un porto più sicuro.

Maschietto o femminuccia? Solo dopo un test alla 20° settimana abbiamo deciso di farlo leggere alla negoziante che ci ha preparato un palloncino con dentro delle paillettes del colore del nascituro. Cosa pensavo io? Che fosse maschietto, i dubbi non c’erano dopo una grande sfilza di figli maschi dai parenti della famiglia di mio marito. Cosa speravano? In una femminuccia, una realtà diversa da coccolare, ma che in realtà qualunque fosse stato il sesso sarebbe stato il benvenuto. Abbiamo scoppiato questo palloncino nero e son venute fuori una marea di paillettes blu! Maschietto fu!

Son trascorsi altri mesi nella sua attesa decidendo all’infinito quale fosse stato il suo nome, passando siti per prepararmi al parto, dubbi sul contenuto della valigia per l’ospedale, il tutto accompagnato dalla nausea che non mi ha abbandonato fino alla fine, ma finalmente ero in attesa di te.

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